TARANTO - Al Castello Aragonese, inaugurata la sala «Modelli unità navali», in cui sono esposte riproduzioni che vanno dal 1400 al 1800…

È stata inaugurata
la sala «Modelli unità navali».
I modelli esposti, realizzati dal maestro d’ascia Erminio Fazzioli e
donati alla Marina Militare dal figlio, Giorgio Fazzioli.
Nelle teche si
possono ammirare 22 riproduzioni di velieri, galee e polacche di varie epoche,
dal 1400 al 1800.
Precise e dettagliatissime riproduzioni di antichi velieri, i
modelli in legno e tela costituiranno un allestimento permanente del castello e
saranno a disposizione dei turisti in visita.
Catalogati ed etichettati secondo
un puntuale nesso tra le vicende storiche del castello e della città di
Taranto, sono di fatto la nuova attrattiva turistica e culturale
dell’antica fortificazione che si erge a difesa del canale navigabile.
Prima del taglio del nastro della mostra
c’è stato un convegno. Sono intervenuti
l’ammiraglio di divisione Flavio Biaggi, comandante interregionale
marittimo Sud, l’ammiraglio di squadra Francesco Ricci, Giorgio Fazzioli, il
tenente di vascello Giovanni Ladisa della Direzione del Genio della Marina e
Barbara Davidde, Soprintendente nazionale per il patrimonio culturale
subacqueo, che ha parlato del progetto di ricerca archeologica del castello.
«Questi modelli così dettagliati di antichi velieri - ha spiegato
l’ammiraglio di divisione Flavio Biaggi -, ci permetteranno di comprendere
meglio la storia e le vicissitudini di questo maniero che ha una storia
millenaria.
Noi come Marina militare siamo ovviamente impegnati in un percorso
di valorizzazione del castello. È un percorso che continuerà con l’intento di
portare avanti un’attività di promozione della storia e della cultura
tarantina, soprattutto della cultura legata al dna marittimo del nostro paese».
«Il castello - ha detto ancora l’ammiraglio Biaggi -, è decisamente un
simbolo e un pilastro della vocazione marittima di Taranto. Prossimamente partiranno
dei lavori di ricerca archeologica finanziati dalla Sovrintendenza per far sì
che questo maniero venga sempre più valorizzato.
Tutto il percorso che è stato
fatto non può prescindere da un grande ringraziamento all’ammiraglio Francesco
Ricci, che il curatore del castello aragonese - ha concluso l’ammiraglio Biaggi
-, che ha prestato la sua opera con grande passione e soprattutto con grande
competenza storica. Questi modelli navali che vedete nelle bacheche di vetro
sono stati esposti, catalogati, etichettati e contestualizzati nella storia del
castello grazie proprio alla ricerca dell’ammiraglio Ricci».
L’ammiraglio Ricci ha tracciato in breve un bilancio dei risultati delle
visite. Nel 2023, il numero più alto mai raggiunto: «da quando abbiamo aperto il
castello siamo arrivati quasi a quota 100.000.
Ormai più di 400.000 tarantini
hanno visitato il castello e questa è per noi una grande soddisfazione.
I
turisti dicono che il castello è bellissimo, che le guide sono bravissime e a
loro piace molto l’idea della Marina - ha concluso Ricci -, che difende
l’Italia valorizzandone un bene culturale».